Silenzio a seguito di autodichiarazione impugnabile
La soluzione contraria priverebbe di utilità la procedura
Il divieto di azioni di accertamento negativo in ambito tributario potrebbe essere inteso come un dogma dai confini superabili, sia pure a certe condizioni ed entro precisi limiti.
Nel contesto attuale, sostenere che il contribuente possa ottenere tutela di fronte al giudice tributario solo nella misura in cui sia stato notificatario di un atto impugnabile appare riduttivo. Il sistema fiscale attuale è estremamente complesso, e sono sempre di più le situazioni in cui il contribuente può dover ottenere tutela anche in assenza di un atto impugnabile.
Ipotizziamo il caso del c.d. contributo a fondo perduto di cui all’art. 25 del DL 34/2020. Se, per una qualsivoglia ragione, la domanda del contribuente viene scartata, il contribuente si trova a dover impugnare la ricevuta di scarto generata
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