Immobile oggetto di preliminare fuori dall’attivo concordatario
Resta escluso il valore contabile del bene e del contratto preliminare
Nell’ambito di una procedura di concordato liquidatorio, l’immobile oggetto di un contratto preliminare, al quale non sia seguita la stipula del definitivo ed il conseguente effetto traslativo del bene, non può rientrare nell’attivo concordatario disponibile dal promissario acquirente.
Non può essere inclusa nell’attivo, inoltre, una posta contabile corrispondente all’esatto valore del bene indicato in contratto. Il cespite non fa parte del patrimonio del promissario acquirente, così che anche la sua consistenza economica non può includersi nell’attivo, prescindendo dal definitivo di vendita.
Alle predette conclusioni è giunta, di recente, la Cassazione del 26 aprile 2021 n. 10982.
Per effetto della stipula di un contratto preliminare di compravendita, infatti, ...
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