Regime degli impatriati alla prova del remote working
Per l’accesso al beneficio dal 2020 potrebbe essere utile l’interpretazione fornita dall’Agenzia sul telelavoro alle dipendenze della medesima impresa
È costante l’interesse dimostrato da concittadini espatriati verso il regime dei c.d. lavoratori impatriati ex art. 16 del DLgs. 147/2015, che consente di godere dell’esenzione del 70% sui redditi da lavoro prodotti in Italia a condizione che il richiedente non sia stato fiscalmente residente in Italia nei due anni precedenti il trasferimento.
Con riferimento ai trasferimenti “anagrafici” di residenza in Italia operati nel 2021, la prassi operativa sta ponendo una serie di dubbi interpretativi nel caso di contribuenti che abbiano già trascorso nel 2020 un periodo di tempo in Italia per cause legate alla pandemia da COVID-19. In particolare, i dubbi sono legati al rispetto del requisito della residenza fiscale estera nei due anni precedenti al trasferimento.
Difatti, i ...
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