In continuità i passaggi dal consolidato verticale a quello orizzontale
Anche in assenza di modifiche alla norma e ai modelli di dichiarazione, già operativi i principi sanciti dalla Corte di Giustizia Ue
A distanza di un anno e mezzo dalla sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea relativa alla causa C-749/18, l’Italia non ha adeguato la propria legislazione interna sul consolidato nazionale, con conseguenti dubbi sulla concreta prosecuzione delle opzioni in essere nei gruppi con società non residenti in qualità di capofila.
La sentenza, come si ricorderà, aveva censurato le legislazioni degli Stati che non consentono, se non a seguito della cessazione delle opzioni in essere e della creazione ex novo di un diverso perimetro di consolidamento, la “trasformazione” di un consolidato verticale in un consolidato orizzontale, tra “sorelle” controllate dalla medesima controllante residente in un altro Stato.
Il caso esaminato dalla Corte di Giustizia ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41