Ammessa la cedolare secca per l’immobile locato al condominio
L’Agenzia delle Entrate ha fornito il chiarimento in relazione all’immobile utilizzato come abitazione dal custode e dalla sua famiglia
Il promissario acquirente di un immobile abitativo (classificato A/2), già locato al condominio, potrà, dopo la stipula del contratto definitivo di compravendita, esercitare l’opzione per la cedolare secca (art. 3 del DLgs. 23/2011), atteso che il condominio non esercita attività di impresa e l’immobile è destinato a uso abitativo del custode e del suo nucleo familiare, purché l’acquirente (neo locatore), a sua volta non agisca nell’esercizio di attività di impresa e sussistano le altre condizioni di legge.
Lo chiarisce l’Agenzia delle Entrate nella risposta a interpello n. 790, pubblicata ieri.
L’interpello è stato posto da un contribuente, che, dopo aver stipulato un contratto preliminare di compravendita immobiliare, avente a oggetto un immobile abitativo
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