Favor rei a maglie larghe in ambito tributario
Per le dichiarazioni di intento non si tratta di abolizione della condotta sanzionabile
La sentenza n. 202 della Corte di Cassazione, depositata ieri, torna a pronunciarsi sul favor rei, accogliendo a quanto pare un concetto abbastanza ampio di successione di leggi sanzionatorie nel tempo.
Il caso riguarda la successione normativa in tema di dichiarazioni di intento ex art. 7 commi 4 e 4-bis del DLgs. 471/97, che si può schematizzare come segue:
- originariamente, l’obbligo di comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati delle dichiarazioni di intento ricevute era in capo al cedente/prestatore;
- dal DLgs. 175/2014 in poi, è il cessionario/committente avente lo status di esportatore abituale che trasmette la dichiarazione di intento all’Agenzia delle Entrate, fermo restando l’obbligo per il cedente/prestatore di verificare che tale trasmissione sia avvenuta; ...
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