Utile la pianificazione successoria per il passaggio di criptoattività
Il testatore può comunicare l’esistenza e le modalità di accesso agli asset digitali
La presenza di asset digitali nel patrimonio di un soggetto può sollevare criticità nel caso in cui il titolare muoia e si apra la successione.
Limitando l’indagine a quella parte di patrimonio digitale che ha valore economico e su cui il titolare ha diritti di proprietà o di utilizzo (criptovalute, NFT, relativi contratti per servizi on line), può accadere che gli eredi non siano a conoscenza dell’esistenza di questi asset nel patrimonio del defunto o che, pur consapevoli dell’esistenza di un patrimonio digitale, incontrino delle difficoltà nel subentrare nella titolarità di criptovalute e token e nei rapporti contrattuali con i soggetti che forniscono servizi accessori (wallet e piattaforme exchange). L’accesso a questi asset richiede, infatti, la disponibilità delle
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