È riciclaggio trasformare assegni di provenienza illecita in denaro
Si concretizza, infatti, un’operazione con una marcata idoneità dissimulatoria
La Cassazione, nella sentenza n. 8323/2022, ha stabilito che la “sostituzione” di assegni di provenienza illecita con denaro è un’operazione connotata da una ineludibile idoneità dissimulatoria.
Di conseguenza, deve ritenersi integrato il delitto di riciclaggio, e non quello meno grave di ricettazione, non solo da chi depositi in banca denaro di provenienza illecita – poiché, stante la natura fungibile del bene, in tal modo esso viene automaticamente sostituito con “denaro pulito” – ma anche da chi versi sul proprio conto corrente assegni di provenienza illecita, previa sostituzione delle generalità del beneficiario con le proprie, senza manomettere gli elementi identificativi dell’istituto bancario emittente né i numeri di serie dei titoli.
Al fondo di tale ...
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