Diritto di credito del 50% del valore dell’azienda se si scioglie la comunione legale
Le Sezioni Unite propendono per la natura creditizia e non reale del diritto del coniuge sui beni in comunione «de residuo»
Nel caso di impresa appartenente a uno dei coniugi costituita dopo il matrimonio, e ricadente nella comunione “de residuo” ex art. 178 c.c. al momento dello scioglimento della comunione legale, all’altro coniuge spetta un diritto di credito pari al 50% del valore dell’azienda, determinato al momento della cessazione del regime patrimoniale legale, ed al netto delle eventuali passività esistenti alla stessa data.
Questo è il principio di diritto formulato dalla Corte di Cassazione a Sezioni Unite n. 15889, depositata ieri, che pone fine al contrasto interpretativo sulla natura della comunione c.d. “de residuo” sui beni destinati all’esercizio dell’impresa di uno dei coniugi costituita dopo il matrimonio.
La comunione “de residuo” si forma ...
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