Riconoscimento del diritto di critica del lavoratore non sempre scontato
Il datore di lavoro è legittimato a reagire disciplinarmente nei confronti del lavoratore ove venissero superati i limiti di continenza
Il tema del bilanciamento tra il diritto di critica del lavoratore nell’ambito del rapporto di lavoro e i suoi obblighi di fedeltà nei confronti del datore di lavoro è un tema con molte possibili declinazioni, di cui la giurisprudenza è stata innumerevoli volte chiamata a occuparsi.
Sul piano dei principi fondamentali, va ricordato che il diritto del lavoratore di critica e di manifestazione del proprio pensiero, tutelato dall’art. 21 Cost., deve confrontarsi con altri diritti di pari rilevanza costituzionale del datore di lavoro (tra i quali, in particolare, i diritti della personalità all’onore e alla reputazione del datore di lavoro), nonché con gli obblighi contrattuali di fedeltà del lavoratore. L’art. 2105 c.c. stabilisce tra l’altro che il lavoratore non ...