L’entità dell’evasione fonda il dolo specifico dell’omessa dichiarazione
Rileva anche la piena consapevolezza da parte del legale rappresentante dell’esatto ammontare dell’imposta che sarebbe stata dovuta
Nell’ambito del diritto penale tributario, il delitto di omessa dichiarazione sanziona la condotta di colui che, al fine di evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto, non presenta, pur essendovi obbligato, una delle dichiarazioni annuali relative a dette imposte; sono condotte distinte, descritte con riferimento a ciascuna delle imposte cui le dichiarazioni si riferiscono, autonome e potenzialmente concorrenti, riferite ad obblighi diversi e a imposte diverse (art. 5 del DLgs. 74/2000). Si tratta di un reato omissivo proprio, posto in essere da colui che, in base alla normativa fiscale di riferimento, sia in concreto tenuto alla presentazione della dichiarazione annuale obbligatoria. La sentenza n. 28011 della Cassazione, depositata ieri, si sofferma sulla natura e sull’accertamento
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