Aumento del tasso Bce con effetti sul monitoraggio fiscale
La modifica impatta sulla presunta fruttuosità delle attività detenute all’estero
A partire da ieri, 27 luglio 2022, è entrato in vigore il tasso ufficiale di riferimento pari allo 0,5% stabilito dal Consiglio direttivo della Banca centrale europea. Il rialzo di 50 punti base rispetto al precedente 0% è stato adottato nel tentativo di arginare gli effetti dell’inflazione nell’Eurozona.
La misura, apparentemente destinata a esplicare i suoi effetti nell’ambito economico-finanziario, a ben vedere potrebbe generare alcune conseguenze altresì nell’ordinamento tributario domestico, in particolar modo in materia di monitoraggio fiscale.
Si tratta della disciplina dell’art. 4 del DL 167/90, che prevede l’obbligo di compilazione del quadro RW del modello REDDITI in caso di detenzione all’estero di attività finanziarie ed attività patrimoniali
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