L’esenzione IVA per l’attività formativa intra-Ue dipende dalla rilevanza territoriale
Le prestazioni didattiche eseguite all’estero devono essere pienamente assimilabili a quelle per le quali «è stato ottenuto il riconoscimento in Italia»
Con la risposta a interpello pubblicata ieri, 23 settembre 2022, n. 469, l’Agenzia delle Entrate si è espressa in merito al regime applicabile alle prestazioni di formazione rese all’interno degli Stati membri nonché a quelle di carattere gestionale e organizzativo che risultano a esse strumentali.
Nel caso in esame, la società istante opera sulla base di progetti finanziati dall’Ue nell’ambito della formazione intra-Ue, erogando:
- quale “ente ospitante”, l’attività formativa in Italia o in un altro Stato membro;
- quale “ente di supporto”, a favore di un diverso “ente ospitante” estero, le prestazioni di iscrizione dei partecipanti ad analoghe attività formative, unitamente ad altre prestazioni opzionali (tra cui, ad esempio,
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