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FISCO

Dichiarazione fraudolenta con altri artifici per introiti minori rispetto alle fatture

Esaminato un caso di annotazione nelle dichiarazioni fiscali presentate negli anni 2011, 2012 e 2013 di fatture alterate negli importi

/ Maria Francesca ARTUSI

Giovedì, 10 novembre 2022

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L’annotazione fittizia di una diversa voce dei ricavi, ovverosia l’indicazione di introiti minori rispetto a quelli attestati dalle fatture emesse, integra il reato di dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici.

La sentenza n. 42288, depositata ieri dalla Corte di Cassazione, si sofferma sulla distinzione tra le due tipologie di dichiarazione fraudolenta – artt. 2 e 3 del DLgs. 74/2000 – in un procedimento in cui era contestata l’annotazione nelle dichiarazioni fiscali presentate negli anni 2011, 2012 e 2013 di fatture alterate negli importi. In pratica, dalle annotazioni delle fatture attive risultanti dalla contabilità della ditta era emerso che gli importi ivi figuranti riportavano cifre sensibilmente inferiori a quelle indicate nelle corrispondenti fatture rinvenute

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