Remunerazione dell’attività di staking di criptovalute tra i redditi diversi
Il Ddl. di bilancio 2023 sembrerebbe superare quanto affermato dall’Agenzia in via interpretativa
L’intervento contenuto nel disegno di legge di bilancio 2023 in materia di tassazione delle operazioni su cripto-attività sembra voler modificare anche il regime fiscale dei redditi derivanti dalla attività di staking. L’inserimento della nuova fattispecie di redditi diversi di cui all’art. 67 comma 1 lett. c-sexies) del TUIR includerebbe, infatti, anche i redditi derivanti dalla detenzione di cripto-attività e ciò potrebbe voler indicare la volontà del legislatore di ricomprendere anche la remunerazione derivanti dal “proof-of-stake”.
Il tema dell’attività di staking di criptovalute è stato affrontato dall’Agenzia delle Entrate nella risposta n. 437/2022, che ha sostenuto l’inclusione delle remunerazioni in cripto-valuta percepite dalle persone ...