Divieto di compensare crediti fiscali e contributi censurabile
Secondo Assonime l’orientamento giurisprudenziale desta perplessità perché non trova adeguato supporto nel dato normativo
Nel Caso n. 3/2023 pubblicato ieri, Assonime commenta in chiave critica il preoccupante orientamento giurisprudenziale che ha preso piede tra i giudici del lavoro (cfr. Trib. Milano n. 2207/2021 del 19 ottobre 2021, Trib. Milano n. 625/2022; Trib. Brescia n. 1251/2022 e, da ultimo, Trib. Milano n. 7823/2022), secondo cui sarebbe preclusa nel nostro sistema la compensazione di debiti previdenziali con “controcrediti di natura fiscale anche se appartenenti allo stesso soggetto”.
E ciò secondo una distorta lettura dell’art. 17 del DLgs. 472/1997 in forza della quale sarebbe possibile giovarsi di questa modalità satisfattiva dell’obbligazione contributiva solo se ad essere compensati siano i crediti vantati nei confronti del medesimo ente previdenziale.
Secondo Assonime, tale ...
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