Nel penale tributario non si lucra sull’errore altrui
È il destinatario del precetto penale che deve adeguarsi al comando e non il contrario
La Corte di Cassazione, nella sentenza n. 23515, depositata ieri, ha stabilito che la consapevolezza del contribuente in ordine all’errore contenuto nella fattura o nella nota di credito non lo legittima a replicare
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