Da ottobre 50 euro di superminimo «unilaterale» per i panifici artigiani e industriali
Con una previsione unilaterale, nelle more dell’avanzamento delle trattative sindacali relative al rinnovo per il quadriennio 2023-2026 della disciplina applicabile al personale delle imprese di panificazione e ai negozi di vendita al minuto di pane, generi alimentari e vari, di cui al CCNL 25 febbraio 2019, la Fippa (Federazione italiana panificatori, panificatori-pasticceri ed affini) ha previsto la corresponsione, a decorrere dal periodo di paga di ottobre 2023 e nei confronti di tutti i dipendenti dei panifici a indirizzo artigianale e a indirizzo industriale, di un importo pari a 50 euro a titolo di acconto sui futuri incrementi contrattuali, da indicare in busta paga come “superminimo assorbibile” o “superminimo assorbibile da futuri aumenti contrattuali”.
In particolare, il comunicato diffuso lo scorso 27 ottobre chiarisce che, in considerazione delle sue caratteristiche, tale importo non deve essere riparametrato in relazione al livello di inquadramento e deve essere integralmente corrisposto anche agli apprendisti.
Per completezza richiamiamo di seguito i minimi retributivi attualmente in vigore, in essere dal 1° settembre 2022.
Panifici artigianali: liv. A1S, 1.337,67 euro; liv. A1, 1.177,57 euro; liv. A2, 1.035,76 euro; liv. A3, 884,13 euro; liv. A4, 783,79 euro; liv. B1, 1.300,45 euro; liv. B2, 875,12 euro; liv. B3S, 815,90 euro; liv. B3, 777,49 euro; liv. B4, 691,44 euro.
Panifici industriali: liv. 1, 1.561,53 euro; liv. 2, 1.439,51 euro; liv. 3A, 1.325,81 euro; liv. 3B, 1.233,40 euro; liv. 4, 1.041,29 euro; liv. 5, 927,44 euro; liv. 6, 781,30 euro.
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