Il bene non destinato all’impresa genera crediti «non spettanti»
La Cassazione adotta un approccio favorevole ai contribuenti
La Cassazione, con l’ordinanza n. 3993 depositata ieri, ha sancito un principio molto importante in merito alla distinzione tra crediti di imposta indebitamente compensati “inesistenti” e “non spettanti”.
Rammentiamo che il credito “inesistente” (ai sensi dell’art. 13 comma 5 del DLgs. 471/97, in relazione al quale manchi il presupposto costitutivo e la cui inesistenza non emerga a seguito di liquidazione automatica/controllo formale della dichiarazione), è sanzionato dal 100% al 200% e beneficia di termini più ampi per il recupero, oltre a non prevedere nessuna riscossione in pendenza di giudizio.
Invece, il credito “non spettante” (ai sensi dell’art. 13 comma 4 del DLgs. 471/97, quello utilizzato in misura superiore a quella ...
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