Niente quota dell’incentivo all’esodo per l’ex coniuge beneficiario dell’assegno di divorzio
L’attribuzione patrimoniale deve avere natura retributiva
Con la sentenza 7 marzo 2024 n. 6229, le Sezioni unite della Cassazione hanno affermato che gli emolumenti percepiti dall’ex coniuge a titolo di incentivo all’esodo non sono riconducibili all’indennità di fine rapporto menzionata dall’art. 12-bis della L. 898/1970, ai fini del riconoscimento del diritto a una quota delle stessa in capo all’altro coniuge, beneficiario dell’assegno di divorzio, che non sia convolato a nuove nozze.
L’intervento nomofilattico del Supremo Collegio è stato invocato allo scopo di dirimere il contrasto sviluppatosi sul tema in seno alla giurisprudenza di legittimità.
In particolare, la Cassazione n. 14171/2016 ha affermato la piena assimilabilità dell’incentivo all’esodo all’indennità di fine rapporto ex art. ...
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