Per il registro, criterio estimativo fuori uso se l’avviamento è negativo
La Cassazione si è espressa sulla valorizzazione dell’avviamento ai fini della base imponibile dell’imposta sulla cessione d’azienda
La valorizzazione dell’avviamento, nella definizione della base imponibile dell’imposta di registro da applicare alla cessione d’azienda, è un elemento foriero di criticità e dubbi che non di rado diventano oggetto di contenzioso. Ne è un interessante esempio la sentenza della Cassazione n. 1190, depositata ieri.
Il caso di specie riguardava la cessione d’azienda intervenuta, nel 2014, tra due società, a seguito della quale l’Agenzia delle Entrate aveva rettificato il valore dell’azienda dichiarato ai fini del registro, quantificandolo in misura pari a quasi venti volte il valore su cui le parti avevano applicato l’imposta. Dopo l’impugnazione, nel corso dei vari giudizi le parti (contribuenti e Agenzia) dibattevano sulla scelta del corretto criterio ...
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