Al socio non basta dimostrare che nei movimenti bancari non ci sono gli utili extrabilancio
La sua qualifica gli permette, secondo la Cassazione, di venire a conoscenza dell’accantonamento o della ridistribuzione degli utili
È ormai consolidato il principio secondo cui la presunzione di distribuzione degli utili occulti nelle società a ristretta base proprietaria può essere vinta dal socio dando dimostrazione della propria estraneità alla gestione e conduzione societaria. Resta salva, tuttavia, la facoltà del socio di fornire la prova del fatto che i maggiori ricavi non siano stati concretamente distribuiti, ma accantonati dalla società o da essa reinvestiti (tra le tante, Cass. 2 febbraio 2016 n. 1932 e 19 ottobre 2021 n. 28795).
Secondo la Cassazione, quindi, la prova contraria non può essere rappresentata solo dalla mera estraneità alla gestione sociale, ma occorre dimostrare che i ricavi “in nero” non sussistano oppure che gli stessi non siano stati distribuiti (Cass. 29 luglio 2024 n. 21158).
Sul
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