Vietata la geolocalizzazione dei lavoratori in smart working
Il Garante per la privacy sottolinea che trovano sempre applicazione le garanzie previste dall’art. 4 della L. 300/70
Con una notizia pubblicata ieri sul proprio sito, il Garante per la protezione dei dati personali ha reso noto di aver sanzionato – mediante il provvedimento n. 135 del 13 marzo 2025 – un’azienda che, tramite una funzionalità on line, aveva rilevato per un certo periodo di tempo la posizione geografica di circa 100 lavoratori dipendenti durante l’attività lavorativa svolta in modalità agile (smart working).
Nel dettaglio, la funzionalità in questione (denominata “Time Relax”) consentiva, al momento della timbratura in entrata e in uscita da parte di ciascun lavoratore, e previo suo consenso alla geolocalizzazione, di acquisire le coordinate geografiche dello smartphone o del pc del dipendente che aveva timbrato, unitamente al suo codice identificativo, alla data e all’ora
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