Chiusa la consultazione sul provvedimento dell’Agenzia sull’imposta sui servizi digitali
Con un comunicato stampa, l’Agenzia delle Entrate ha reso noto ieri che sono più di 40 i contributi inviati da professionisti, associazioni di categoria e operatori relativi alla bozza di provvedimento attuativo dell’imposta sui servizi digitali, introdotta dalla legge di bilancio 2019 (si veda “Imposta italiana sui servizi digitali in dirittura d’arrivo” del 29 dicembre 2020).
L’imposta – ricorda l’Amministrazione finanziaria – è pari al 3% dei ricavi derivanti da determinati servizi digitali realizzati da imprese di rilevanti dimensioni. In particolare, l’imposta è dovuta da imprese, anche non residenti, con ricavi globali pari ad almeno 750 milioni di euro, a condizione che abbiano conseguito almeno 5,5 milioni di euro di ricavi derivanti da determinati servizi digitali realizzati in Italia. Il versamento dell’imposta avviene a partire dal 2021 in relazione ai servizi digitali prestati nel 2020.
Nella bozza sottoposta a consultazione pubblica sono state definite le modalità di determinazione della base imponibile e dell’imposta, i ricavi esclusi, i criteri di collegamento con il territorio dello Stato e gli obblighi contabili connessi all’imposta sui servizi digitali, oltre alle modalità per il relativo versamento e per l’invio della dichiarazione annuale.
Nel dettaglio, degli oltre 40 contributi, circa la metà proviene da professionisti e studi professionali con attività internazionale, circa un terzo dalle associazioni di categoria rappresentative degli operatori e dei settori economici maggiormente interessati dall’applicazione dell’imposta e la parte rimanente dagli stessi operatori.
In relazione ai prossimi passi, L’Agenzia ha reso noto di aver già iniziato a vagliare tutti i contributi pervenuti e li ha resi disponibili sul sito istituzionale, a eccezione di quelli per cui è stata espressamente richiesta la non pubblicazione. Infine, anche alla luce dei numerosi spunti ricevuti e nell’ottica di garantire la massima certezza applicativa, il provvedimento di attuazione sarà seguito da una circolare a cui verranno demandati i chiarimenti sugli aspetti più strettamente interpretativi che sono emersi.
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