Nel penaltributario legittima l’aggravante fondata sulla consulenza
Manifestamente infondati, secondo la Cassazione, i dubbi di eccesso di delega
È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale della circostanza aggravante di cui all’art. 13-bis comma 3 del DLgs. 74/2000, come inserito dall’art. 12 comma 1 del DLgs. 158/2015, sollevata perché non prevista dai criteri direttivi della legge delega (art. 8 della L. 23/2014) e perché sanzionata con un aumento di pena che, con riguardo ad alcune fattispecie penal-tributarie, determina il superamento del “tetto” di pena indicato dal legislatore delegante. A stabilirlo è la Cassazione, nella sentenza n. 23335/2021.
In base alla nuova circostanza aggravante, le pene stabilite per i reati tributari “sono aumentate della metà se il reato è commesso dal concorrente nell’esercizio dell’attività di consulenza fiscale svolta da un professionista
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