Disciplina CFC USA con limitazioni ed esclusioni
Si riscontrano le stesse finalità perseguite dal regime domestico con meccanismi a tratti differenti
Le regole di tassazione delle controlled foreign companies (c.d. CFC) si muovono nel perimetro delineato dall’Action 3 del progetto BEPS dell’OCSE, ispirandosi a logiche di contrasto dei fenomeni elusivi e di pianificazione fiscale aggressiva.
Il primo esempio di implementazione su base nazionale risale al 1962, quando gli USA introdussero nell’Internal Revenue Code la Subpart F contenente le regole su cui tutt’oggi si fonda la disciplina. Dal confronto tra il paradigma americano e l’impianto di derivazione europea/domestica emergono punti di distanza e di contatto.
L’art. 167 comma 4 del TUIR pone regole di accesso alla disciplina, sotto forma di “test” (cioè un effective tax rate estero inferiore alla metà di quello che avrebbe subito secondo ...
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