Per i soggetti in split payment acconto IVA con regole ad hoc
Sono computate anche le operazioni con esigibilità dell’imposta in capo al cessionario o committente
Il prossimo 27 dicembre scade il termine di versamento dell’acconto IVA 2023, al quale sono tenuti, in linea generale, tutti i soggetti passivi a prescindere dalla periodicità (mensile o trimestrale) con la quale liquidano l’imposta.
I metodi di calcolo previsti dalla norma di riferimento (art. 6 della L. 405/90) sono tre, alternativi tra loro: “storico”, “previsionale” ed “effettivo”.
Rinviando per approfondimenti in merito a ciascun criterio alla Scheda di aggiornamento “Acconto IVA 2023”, si evidenzia che è data la possibilità di non versare l’acconto se la somma dovuta è inferiore a 103,29 euro oppure se, in base al metodo di calcolo scelto, l’adempimento non risulta dovuto.
Si pensi ai soggetti passivi che hanno cessato
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