Nuovo Protocollo d’intesa per la concreta attuazione dell’uguaglianza di genere sul lavoro
Il Ministero del Lavoro, con una notizia pubblicata ieri, ha comunicato l’adozione, lo scorso 18 maggio, in occasione del Festival del Lavoro 2024, da parte della Consigliera nazionale di Parità e del Presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, del nuovo Protocollo d’intesa tra le due istituzioni al fine di favorirne la collaborazione e il coordinamento in materia di parità e pari opportunità.
Tali iniziative, come si legge nel Protocollo allegato alla notizia, sono finalizzate a promuovere e controllare l’attuazione dei principi di uguaglianza, opportunità e non discriminazione tra donne e uomini sul lavoro attraverso la promozione di azioni positive e il sostegno alle politiche attive del lavoro.
Tra gli obbiettivi posti rientra anche quello di consolidare un lavoro di rete attraverso la condivisione di dati, azioni specifiche e buone prassi, nonché di promuovere la certificazione, le misure di welfare aziendale e di conciliazione vita-lavoro (punto 2); le Parti si sono altresì impegnate a realizzare iniziative di informazione (come conferenze, seminari e convegni) e a promuovere una formazione specifica a vari livelli e un’attività di informazione per sensibilizzare le aziende sul tema della certificazione di parità di genere e sull’opportunità di compilare il rapporto biennale relativo all’occupazione maschile e femminile, ancorché non tenute per legge (punti 4 e 5).
Con la notizia è stato evidenziato come la Consigliera nazionale di Parità abbia sottolineato l’importanza di promuovere l’uguaglianza di genere sul luogo di lavoro e di contrastare ogni discriminazione, ma anche il ritardo dell’Italia rispetto all’Europa sul fronte dell’occupazione femminile, sebbene i dati presentati sugli avanzamenti delle politiche di parità siano comunque importanti.
La Consigliera ha quindi esortato le aziende ad attivare, attraverso il welfare aziendale, misure più efficaci per garantire un ambiente lavorativo equo e inclusivo.