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Domenica, 6 luglio 2025

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Interrogazione parlamentare sulla riforma dello Statuto della CNPR

/ REDAZIONE

Venerdì, 15 novembre 2024

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Sulla riforma dello Statuto della Cassa di previdenza dei ragionieri, già deliberata dal CdA e in procinto di essere portata al voto in Assemblea dei delegati, tre deputati di FdI, Mariangela Matera, Saverio Congedo e Guerino Testa, hanno depositato un’interrogazione parlamentare.

Rivolgendosi ai titolari di MEF, Ministero del Lavoro e Ministero della Giustizia, i tre interroganti chiedono di conoscere quali valutazioni siano state fatte sulla possibile riforma, se ne condividano il contenuto e se, in caso negativo, intendano mettere in atto azioni finalizzate alla sospensione della decisione già assunta dal Consiglio di amministrazione guidato da Luigi Pagliuca.

Secondo gli esponenti di Fratelli d’Italia, le modifiche relative alla composizione dell’organo collegiale “non appaiono necessarie”. Non si condivide, nello specifico, né l’allargamento dell’organo decisionale, che passerebbe da 11 a 12 elementi con esclusione del rappresentante nominato dal Ministero del Lavoro (che sarebbe spostato all’interno del collegio sindacale assieme al rappresentante del MEF), né l’introduzione della nuova figura del Presidente, che diventerebbe un organo a sé stante rispetto al CdA, nominato direttamente dal Comitato dei delegati (si veda “La CNPR al lavoro per la riforma del proprio Statuto” del 6 novembre).

La principale “perplessità” riguarda la norma transitoria secondo la quale, per il solo Presidente, il computo dei mandati (che rimangono massimo tre) partirebbe dall’entrata in vigore della riforma. Quindi, nel caso specifico del Presidente Pagliuca, attualmente al terzo e ultimo mandato, ci sarebbe la possibilità di candidarsi nuovamente e rimanere in carica per altri tre mandati. “A parere degli interroganti – si legge nel documento depositato alla Camera – la modifica statutaria evidenzia più il desiderio di consolidare la figura al vertice da parte del Presidente in carica che una volontà riformatrice di modernizzare l’ente”.

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