Giurisprudenza ancora favorevole per le policy di tax equalization
Riconosciuto anche nei giudizi di secondo grado il carattere meramente privatistico degli accordi tra società e dipendente
Risultano frequenti, nella gestione della global mobility dei gruppi più articolati su base internazionale, policy variamente denominate finalizzate al livellamento delle retribuzioni base all’atto del distacco del lavoratore in altri Stati.
In molti casi, ciò avviene concentrando sul datore di lavoro gli adempimenti, anche fiscali, legati allo svolgimento dell’attività lavorativa nell’altro Stato, attraverso politiche di tax equalization.
Esse sono finalizzate a garantire che il lavoratore non sia gravato da un maggior carico fiscale a seguito del distacco per il solo fatto che lo Stato estero prevede un livello di imposizione particolarmente elevato, né che lo stesso goda di un vantaggio per lo stesso fatto (in sostanza, vi dovrebbe essere una identità nel “netto in ...
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