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FISCO

Agevolazione prima casa con IVA e registro disallineati per quasi un anno

La definizione di immobili «non di lusso» ha avuto impatto per l’IVA fino al 13 dicembre 2014

/ Anita MAURO

Martedì, 11 febbraio 2025

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Con l’ordinanza n. 3317 depositata ieri, la Cassazione mette in evidenza il disallineamento che per quasi un anno ha caratterizzato la disciplina dell’agevolazione prima casa in campo IVA e imposta di registro, sotto il profilo degli immobili ammessi al beneficio.

La premessa della vicenda è costituita dalla (passata) riforma dei trasferimenti immobiliari (art. 10 del DLgs. 23/2011) che ha modificato (tra il resto) i presupposti oggettivi di applicazione dell’agevolazione prima casa: il beneficio (Nota II-bis all’art. 1 della Tariffa, parte I, allegata al DPR 131/86) è, oggi, delimitato “in negativo”, in quanto sono escluse dall’agevolazione le “case di abitazione” classificate catastalmente nelle categorie catastali A/1, A/8 o A/9, mentre

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