Agevolazione prima casa con IVA e registro disallineati per quasi un anno
La definizione di immobili «non di lusso» ha avuto impatto per l’IVA fino al 13 dicembre 2014
Con l’ordinanza n. 3317 depositata ieri, la Cassazione mette in evidenza il disallineamento che per quasi un anno ha caratterizzato la disciplina dell’agevolazione prima casa in campo IVA e imposta di registro, sotto il profilo degli immobili ammessi al beneficio.
La premessa della vicenda è costituita dalla (passata) riforma dei trasferimenti immobiliari (art. 10 del DLgs. 23/2011) che ha modificato (tra il resto) i presupposti oggettivi di applicazione dell’agevolazione prima casa: il beneficio (Nota II-bis all’art. 1 della Tariffa, parte I, allegata al DPR 131/86) è, oggi, delimitato “in negativo”, in quanto sono escluse dall’agevolazione le “case di abitazione” classificate catastalmente nelle categorie catastali A/1, A/8 o A/9, mentre
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