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Legittimo il sistema di raffreddamento della rivalutazione automatica delle pensioni

/ REDAZIONE

Sabato, 15 febbraio 2025

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Con sentenza n. 19 depositata ieri, 14 febbraio 2025, la Corte Costituzionale ha statuito come la legge di bilancio 2023, introducendo misure di “raffreddamento” della rivalutazione automatica delle pensioni superiori a quattro volte il minimo INPS, non abbia leso i principi costituzionali posti a garanzia dei trattamenti pensionistici.

La Consulta ha così dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 1 comma 309 della L. 29 dicembre 2022 n. 197, sollevate da alcune sezioni giurisdizionali regionali della Corte dei conti.
Il Giudice delle leggi ha precisato che il meccanismo regolato dalla menzionata norma non può considerarsi irragionevole, in quanto diretto a salvaguardare integralmente le pensioni di entità più modesta e, per un arco temporale limitato, volto a ridurre progressivamente la percentuale di indicizzazione di tutte le altre al crescere degli importi dei trattamenti, anche a fronte della maggiore resistenza delle pensioni più elevate rispetto agli effetti dell’inflazione.

Inoltre, conclude la Consulta, delle perdite subite dalle pensioni non integralmente rivalutate, il legislatore potrà tenere conto nel calibrare la portata di eventuali future manovre incidenti sull’indicizzazione dei trattamenti pensionistici.

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