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ECONOMIA & SOCIETÀ

Il private banking attira quasi metà degli importi scudati

Secondo uno studio dell’AIPB, il settore ricoprirebbe il 46% dei capitali rientrati in Italia

/ REDAZIONE

Martedì, 16 febbraio 2010

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Il private banking fa la voce grossa in materia di scudo fiscale. Stando a uno studio dell’Associazione italiana private banking (AIPB), il settore ricoprirebbe ben 44 dei 95 miliardi complessivi rientrati in Italia, vale a dire il 46%.

Il dato indica come gli asset attratti attraverso questo canale, che segue i clienti più facoltosi, abbiano già registrato una crescita rispetto alle precedenti edizioni dello scudo fiscale, che nel 2001 e 2003 ammontarono a 40,3 miliardi di euro, oltre al fatto che hanno dominato i rimpatri effettivi (85% del totale), mentre i rimpatri giuridici sono stati il 12% del totale e le regolarizzazioni il 3%. Secondo le stime dell’ufficio studi AIPB i 95 miliardi di euro sono così ripartiti: oltre il 46% tramite private banking, il 15% attraverso società

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