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FMI: in Italia ripresa fragile e modesta, va ridotto il debito

/ REDAZIONE

Martedì, 30 marzo 2010

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ROMA - In Italia è ora in atto una ripresa “modesta e fragile basata sulla domanda esterna”: è il parere degli ispettori del Fondo Monetario internazionale, secondo i quali nel futuro “sarà essenziale mantenere la disciplina fiscale, ridurre il peso del debito pubblico e fare riforme strutturali che aumentino il potenziale di crescita dell’economia”.
Per gli economisti del FMI, come hanno precisato nella conferenza stampa al termine della missione nel nostro Paese, la ripresa c’è, è “fondata sulla domanda esterna e sulla ricostituzione delle scorte”, ma “non è ancora completamente affermata e molto dipende da cosa succederà in Europa e in particolare in Germania”.
Nel documento consegnato al ministro Tremonti al termine della missione del Fondo si legge inoltre che la “lenta ripresa dei principali partner commerciali italiani e il significativo gap di competitività limiteranno la crescita dell’export; l’aumento delle sofferenze e la necessità di rafforzare il capitale delle banche ridurrà l’offerta di credito; l’aumento della disoccupazione minerà i consumi privati; gli investimenti saranno limitati a causa dei vincoli finanziari, del basso utilizzo dei fattori produttivi e della diminuzione della produttività”.
“Anche se i peggiori effetti della crisi sono passati - avvertono ancora gli economisti di Washington - restano alcune vulnerabilità chiave”. In particolare, si legge, “l’elevato livello di debito e la insoddisfacente performance di crescita potrebbe rendere l’Italia vulnerabile a shock esterni”.
Le autorità italiane intendono riportare gradualmente il deficit sotto il 3% del PIL entro il 2010, ricordano il FMI. Una strategia, questa, che si basa sull’ipotesi di un consolidamento fiscale dell’1,75% del PIL nel 2010-2012, leggermente superiore alle richieste del Patto di Stabilità e Crescita. Il Fondo monetario “appoggia gli obiettivi fiscali del governo, ma mette in guardia dal fatto che il programmato aggiustamento fiscale è basato sull’assunto ottimistico di una forte e sostanziale ripresa, di una piena attuazione dei precedenti piani di consolidamento e di misure addizionali che non sono ancora state annunciate. Un monitoraggio ravvicinato delle finanze pubbliche nazionali dovrebbe essere mantenuto”. (Ansa)

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