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PROFESSIONI

«Nuovo» codice deontologico, più collaborazione tra i commercialisti

Il professionista deve essere disponibile a sostituire un collega, impossibilitato per ragioni personali o di salute, alla guida dello studio

/ Rossella QUARANTA

Martedì, 7 settembre 2010

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Spazio ai princìpi fondamentali di eguaglianza e di non discriminazione, ma soprattutto a un ampliamento delle forme di collaborazione fra colleghi, nell’ultimo aggiornamento del Codice deontologico dei commercialisti ed esperti contabili, ufficializzato il 1° settembre 2010. Il CNDCEC ha infatti approvato, lo scorso 28 luglio, alcune integrazioni agli artt. 6 e 15 del documento.

Al primo comma dell’art. 6 (“Integrità”), il Consiglio nazionale ha voluto sottolineare come, nello svolgimento delle proprie attività, il professionista debba agire con integrità, onestà e correttezza, astenendosi dal fare “discriminazioni di religione, razza, nazionalità, ideologia politica, sesso o classe sociale”. Una precisazione assente dalla passata versione, datata 5 novembre

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