DRE Emilia Romagna: scoperta opera d’arte privata contabilizzata come arredo d’impresa
Note di credito ingiustificate, guadagni in nero e persino l’inserimento, fra gli arredi d’impresa, di una preziosa tela del Seicento, appesa però nel salotto dell’amministratore. Nel mirino del Fisco è così finita una società immobiliare in provincia di Parma. L’indagine, relativa agli anni d’imposta 2006-2008, ha portato alla luce quasi 5 milioni di euro nascosti al Fisco, per una maggiore imposta accertata di oltre 1,3 milioni.
I controlli dell’Amministrazione finanziaria sono partiti da alcune note di credito IVA emesse dalla società immobiliare nei confronti di altre società del medesimo gruppo: troppo elevate, a parere dei funzionari, in rapporto all’effettivo volume d’affari. Dai bilanci aziendali sono emerse, poi, plusvalenze non dichiarate sulla vendita di un immobile e la deduzione di costi non documentati e non inerenti. Fra questi, addirittura una tela fiamminga seicentesca ad opera del pittore Abraham Brueghel, contabilizzata - fra mobili e scrivanie - come componente d’arredo della sede. In realtà, si è scoperto che il dipinto faceva bella mostra di sé in casa dell’amministratore. (Redazione)
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