Contribuenti.it: usura in aumento, il governo deve intervenire
In tutta Italia, ma soprattutto nel Mezzogiorno, continua a dilagare il fenomeno dell’usura. A lanciare l’allarme è Contribuenti.it, associazione dei contribuenti italiani, secondo cui - complice la crisi economica - l’indebitamento delle famiglie e delle imprese italiane è cresciuto del 147,7% nei primi 8 mesi del 2010 rispetto al 2009. E anche l’usura è aumentata del 109,6%.
Cifre preoccupanti e forse destinate ad aumentare: stando ai dati, sono 1.920.000 le famiglie a rischio d’usura e 1.660.000 i piccoli imprenditori. Il debito medio delle famiglie italiane avrebbe inoltre raggiunto quota 29.600 euro, mentre quello dei piccoli imprenditori ha superato i 44.900 euro.
La colpa va ricercata - spiega il presidente di Contribuenti.it - nella crisi economica, ma anche in altri fattori quali “l’aggressione al patrimonio familiare da parte delle esattorie, il proliferare del pagamento delle tasse a rate, l’impossibilità di accesso al credito bancario, la crescita del gioco d’azzardo e delle scommesse legalizzate”, senza contare il “boom della carte di credito revolving, con tassi del 25%“.
Un mix micidiale, che rischia di spingere altri cittadini nelle mani degli usurai.
Contribuenti.it sollecita dunque il governo a effettuare uno stanziamento straordinario di 5 miliardi di euro a favore delle Fondazioni Antiusura, oltre a sospendere la riscossione delle imposte nei confronti di disoccupati, famiglie e imprese in difficoltà, bloccare il gioco d’azzardo e riformare il Fisco, rendendolo più equo.
Nella classifica delle Regioni più esposte la Campania compare al primo posto. A seguire: Valle d’Aosta, Sicilia, Piemonte, Abruzzo, Puglia, Emilia Romagna, Lombardia, Calabria, Toscana, Veneto, Lazio, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Trentino Alto-Adige, Sardegna, Marche e Molise. (Redazione)
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