Corruzione internazionale con sanzioni interdittive
Tali misure sono applicabili a prescindere dalla ricostruzione della corruzione come reato autonomo o estensione di quella ordinaria interna
Le misure cautelari interdittive nei confronti della società sono applicabili anche in caso di corruzione internazionale, a prescindere dalla ricostruzione della stessa come reato autonomo o come mera estensione soggettiva della corruzione ordinaria interna.
È questa la conclusione cui giunge la Corte di Cassazione nella sentenza 1 dicembre 2010 n. 42701.
La vicenda nasce dalla contestazione ad alcuni funzionari delle più importanti società energetiche nazionali di episodi di corruzione di pubblici ufficiali nigeriani per ottenere contratti volti alla costruzione di impianti di liquefazione di gas naturale per importi rilevantissimi (circa sei miliardi di dollari). Ne conseguiva la richiesta di applicazione nei confronti delle società medesime della misura cautelare dell’interdizione ...
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