ACCEDI
Giovedì, 22 maggio 2025 - Aggiornato alle 6.00

FISCO

Esportatore abituale al test della dichiarazione IVA

Le novità in materia, come l’abrogazione dei servizi intracomunitari non imponibili, si riflettono anche nella compilazione del modello IVA 2011

/ Sandro CERATO e Michele BANA

Mercoledì, 23 febbraio 2011

x
STAMPA

La “riforma” della territorialità delle operazioni IVA, avvenuta ad opera del DLgs. n. 18/2010, soprattutto con riferimento alle prestazioni di servizi, si riflette anche nella determinazione dello status di esportatore abituale per l’anno 2010, e quindi nella compilazione del modello IVA 2011. La verifica della condizione di esportatore abituale è importante, in quanto determina l’ammontare del plafond spendibile per l’anno 2011 (almeno per i soggetti che adottano il metodo “solare”).

Da sempre, il rigo della dichiarazione IVA dedicato alla verifica dello status di esportatore abituale è il VE30, contenuto nella sezione 4 del quadro VE e rubricato “Operazioni che concorrono alla formazione del plafond”. Al fine di ottenere detto status, ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU