Indagini finanziarie legittime anche sul conto della convivente
Per la Cassazione, le verifiche effettuate su soggetti terzi sono legali e spetta al contribuente accertato fornire l’eventuale prova contraria
Una volta accertata la riferibilità al professionista delle movimentazioni bancarie registrate sul conto corrente della sua convivente, diviene operativa la presunzione legale che assiste le indagini finanziarie e che legittima l’accertamento nei confronti di tale lavoratore autonomo, se questi non riesce a fornire la prova contraria. Lo ha stabilito la Suprema Corte, con la sentenza n. 4775 del 28 febbraio 2011.
La pronuncia trae origine da un PVC, con cui era stato determinato un maggior reddito a carico di un otoiatra, sulla base delle movimentazioni bancarie relative al conto corrente della sua convivente.
Il professionista, ricorrendo avverso il conseguente atto impositivo, vinceva il ricorso in C.T. Prov. ma soccombeva in appello, poiché secondo i giudici del riesame non aveva giustificato ...
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