Rendite finanziarie, le novità agevolano i titoli di Stato
BOT, CCT, BTP e gli altri titoli del debito pubblico mantengono la tassazione del 12,50%; obbligazioni di emittenti privati tassate al 20%
La riforma della tassazione delle rendite finanziarie operata dal DL 138/2011 prevede una netta separazione tra il regime fiscale dei titoli pubblici e quello dei titoli privati.
Questa differenziazione, che – nonostante ciò non sia esplicitato nelle Relazioni al decreto legge – appare con tutta evidenza finalizzata a incentivare il collocamento dei titoli pubblici in un contesto di crisi del debito degli Stati nazionali, si estende a tutte le componenti reddituali che si originano dal loro possesso: sia i redditi di capitale (di fatto, gli interessi su tali titoli), sia i redditi diversi di natura finanziaria (i differenziali che emergono a seguito della negoziazione dei titoli medesimi) manterranno quindi l’attuale livello impositivo (12,50%) e non saranno interessati dall’innalzamento
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