È complementare l’imposta richiesta a seguito di riqualificazione degli atti
La Cassazione rigetta la tesi dell’imposta suppletiva, e ammette la riscossione immediata e integrale degli importi
Di recente è stata commentata la sentenza 15319/2013 della Suprema Corte (si veda “Niente contraddittorio preventivo nella riqualificazione degli atti” del 20 giugno 2013), ove i giudici hanno sancito che, negli accertamenti sulla riqualificazione degli atti, non è necessaria l’instaurazione del contraddittorio preventivo tra le parti.
Inoltre, i giudici si sono soffermati su un ulteriore aspetto di notevole importanza: la natura giuridica del tributo richiesto a seguito di accertamenti ex art. 20 del DPR 131/86.
Nella sentenza richiamata si afferma espressamente che esso ha natura di imposta complementare diversa dal maggior valore accertato, e non di imposta suppletiva.
Il che ha rilievo in merito alla riscossione frazionata.
L’art. 42 del TUR stabilisce che è principale ...
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