La CNPADC può verificare il legittimo esercizio dell’attività del commercialista
Per la Suprema Corte, l’accertamento di attività incompatibili con la professione è possibile anche in assenza di specifiche norme attributive
Prima di erogare la pensione a un iscritto, la Cassa di previdenza dei dottori commercialisti può, qualora accerti lo svolgimento, per un determinato periodo, di attività incompatibili con la professione, annullare le corrispondenti annualità contributive, pur in assenza di una specifica norma attributiva di tale potere e anche se la situazione di incompatibilità in questione non è stata accertata e sanzionata dal Consiglio dell’Ordine competente per territorio.
Questo, in estrema sintesi, è quanto stabilito dalla Cassazione con la sentenza n. 25526 di ieri, 13 novembre 2013, con cui è stato respinto il ricorso proposto da un dottore commercialista avverso una sentenza d’appello favorevole all’annullamento, disposto dalla CNPADC, delle annualità contributive dal 1983 al 1998 ...
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