Depositi IVA, torna il «fantasma» dell’introduzione fisica della merce
La Regionale di Firenze ha disconosciuto la sospensione d’imposta nei casi di introduzione «virtuale» dei beni nel deposito
A distanza di oltre un anno dall’intervento legislativo che sembrava aver messo fine alle dispute circa la possibilità di effettuare le lavorazioni sui beni in deposito senza applicazione dell’imposta, sembra riaprirsi la partita sui depositi IVA. La Commissione Tributaria Regionale di Firenze, nella sentenza n. 416/30/14 del 24 febbraio 2014, ha infatti disconosciuto l’agevolazione IVA sulle prestazioni di servizi eseguite su beni non immessi materialmente nel deposito.
Facendo un passo indietro, va ricordato che l’art. 50-bis comma 4 lett. h) del DL 331/93 prevede la non applicabilità dell’IVA sulle prestazioni di servizi rese sui beni custoditi in un deposito IVA, anche se “materialmente eseguite non nel deposito, ma nei locali limitrofi”.
La formulazione ...