Dalla Cassazione linea dura sui costi «black list»
Anche per le violazioni «ante 2007» indeducibilità delle componenti negative non indicate separatamente in dichiarazione
Con la sentenza n. 11158, depositata il 21 maggio 2014, la Corte di Cassazione torna ad occuparsi dell’annosa questione dell’omessa indicazione separata nella dichiarazione dei redditi dei costi derivanti da operazioni con imprese localizzate in Stati a fiscalità privilegiata. Si tratta di una problematica che, anche per le violazioni commesse prima del 2007, pareva chiusa, alla luce dell’orientamento dell’Agenzia delle Entrate che ammetteva comunque la deducibilità di tali costi, se l’impresa era in grado di dimostrare almeno una delle esimenti previste dall’art. 110 comma 11 del TUIR, e che ora, alla luce di questo orientamento della giurisprudenza di legittimità, rischia di riemergere con prepotenza profilando seri rischi per le imprese che abbiano contenziosi ...
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