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IMPRESA

Il nuovo diritto societario non salva l’amministratore senza deleghe

Impossibile individuare una situazione di estraneità se lo stesso è anche socio accomandatario di sas destinataria di somme distratte dal «delegato»

/ Maurizio MEOLI

Giovedì, 12 giugno 2014

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Anche applicando le più favorevoli disposizioni dettate dalla riforma del diritto societario, non appare possibile escludere la responsabilità per bancarotta fraudolenta patrimoniale dell’amministratore privo di deleghe di una società che, al contempo, sia il socio accomandatario di una sas destinataria delle distrazioni poste in essere, prima del 2004, dall’amministratore delegato. Sono queste le indicazioni desumibili dalla sentenza della Cassazione n. 24659 di ieri.

Come precisato dalla sentenza della Suprema Corte n. 23838/2007, la riforma del diritto societario ha certamente modificato il quadro dei doveri di chi è preposto alla gestione della società. In particolare, ha indubbiamente alleggerito gli oneri e le responsabilità degli amministratori privi di deleghe, responsabili ...

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