Niente sanzioni per gli errori sugli sconti delle concessionarie auto
La Corte di Cassazione applica lo Statuto del contribuente se risulta difficoltoso inquadrare sotto il profilo fiscale la natura del «bonus»
Con l’ordinanza n. 17250 del 29 luglio 2014, la Corte di Cassazione ha stabilito che, per le irregolarità nella fatturazione degli sconti, concessi dalle case automobilistiche alle concessionarie, non sono dovute sanzioni per obiettiva incertezza sulla portata e sull’ambito di applicazione della norma (art. 10 comma 3 della L. 212/2000).
Per valutare appieno i riflessi della pronuncia della Suprema Corte e, soprattutto, le casistiche nelle quali i relativi principi potranno essere fatti valere in sede contenziosa o precontenziosa, occorre brevemente richiamare il contesto nel quale l’ordinanza è stata emanata.
In questo senso, va ricordato come gli sconti praticati dalle case automobilistiche siano normalmente classificati in due categorie distinte: da una parte i c.d. “ ...
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