Jobs Act, reintegro anche per specifiche fattispecie di licenziamento disciplinare
In caso di licenziamenti giudicati ingiustificati dal giudice, l’indennizzo economico sarà la regola, mentre il reintegro nel posto di lavoro sarà limitato, oltre che agli allontanamenti dall’azienda discriminatori, a “specifiche fattispecie di licenziamento disciplinare ingiustificato”. Per i licenziamenti economici, la possibilità di reintegro è esclusa e si prevede invece “un indennizzo economico certo e crescente con l’anzianità di servizio”.
Così recita l’emendamento al comme 7 dell’art. unico del Jobs Act (Ddl. delega in materia di lavoro, C. 2660), a prima firma Luisa Gnecchi (Pd), riformulato dal Governo e approvato in serata dalla Commissione Lavoro della Camera.
Le fattispecie dovranno essere definite nei decreti delegati ma, secondo una parte della maggioranza, il discrimine dovrebbe essere l’accusa di reato che poi risulti non essere stato commesso. In pratica, nel caso ad esempio di licenziamento per furto o violenza, se il giudice dovesse valutare che quel reato non è stato commesso potrà reintegrare il lavoratore nel suo posto di lavoro. Al momento (nell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori modificato con la riforma Fornero nel 2012), si viene reintegrati in generale per “insussistenza del fatto contestato ovvero perché il fatto rientra tra le condotte punibili con una sanzione conservativa sulla base dei contratti”.
Quindi, se adesso, in caso di un licenziamento per scarso rendimento, si può essere reintegrati nel caso si riesca a dimostrare in giudizio che il rendimento è adeguato, in futuro questo non basterà più e nel caso il fatto non sussista sarà possibile ottenere solo un indennizzo.
Cambieranno anche i controlli a distanza. Il Governo, infatti, ha presentato un emendamento che prevede la possibilità di fare controlli a distanza su “impianti e strumenti di lavoro” dell’azienda. Viene così introdotta la definizione di “strumenti di lavoro” per effettuare controlli a distanza, utilizzando ad esempio i navigatori satellitari nelle auto aziendali oppure i cellulari aziendali per chi ha l’obbligo della reperibilità. (Redazione)
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