I beni delle imprese trasferite in Italia «entrano» al valore normale
Il DLgs. di riforma della fiscalità internazionale deroga questo principio per i soli trasferimenti da Stati «non collaborativi»
Circa un anno fa ci siamo interrogati su Eutekne.info (si veda “Con residenza fiscale trasferita in Italia, valorizzazione dei beni a valori correnti” del 21 marzo 2014) su quale fosse, in assenza di una norma ad hoc, il criterio più corretto nelle operazioni di riorganizzazione in entrata per valorizzare, in ottica fiscale, i beni esteri al momento del loro ingresso nel regime del reddito d’impresa in Italia. Il vuoto normativo, che ha dato adito alla discussione tra l’utilizzo del metodo del costo storico estero e quello del valore normale (da noi preferito), è destinato a venir meno poiché a tale tema è dedicato l’art. 12 dello schema di decreto legislativo sull’internazionalizzazione delle imprese. L’articolo prevede infatti l’inserimento ...
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