Il «decreto pensioni» è legge
Nella seduta pomeridiana di ieri, il Senato ha approvato in via definitiva, con 145 voti favorevoli, 97 contrari e un astenuto, il provvedimento di conversione del DL n. 65/2015, in materia di pensioni, ammortizzatori sociali e garanzie TFR (Ddl. n. 1993).
Si ricorda che, con questo provvedimento, il Governo è “corso ai ripari” dopo la sentenza della Consulta n. 70/2015, che ha dichiarato illegittimo il comma 25 dell’art. 24 del DL 201/2011 convertito, in base al quale, per il biennio 2012-2013, la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici avrebbe dovuto essere riconosciuta solo per gli assegni aventi un importo complessivo fino a tre volte il trattamento minimo INPS, nella misura del 100%, mentre, per le pensioni di importo superiore a tre volte il trattamento minimo e inferiore a tale limite incrementato della quota di rivalutazione automatica spettante, l’aumento di rivalutazione sarebbe comunque stato attribuito fino a concorrenza del predetto limite maggiorato.
Come già chiarito con la circ. n. 125/2015, a partire dal mese di agosto l’INPS inizierà a corrispondere a titolo di rimborso, agli aventi diritto, le somme derivanti dalla mancata rivalutazione dei trattamenti pensionistici per il biennio 2012-2013. (Redazione)
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